Il PLA si ottiene dalla polimerizzazione dell’acido lattico derivato dal destrosio che è uno zucchero derivato dal mais, grano o dalla barbabietola.
In realtà qualunque pianta può essere utilizzata per produrlo. La pianta maggiormente utilizzata è comunque il mais; 2,5 Kg di mais producono circa 1 Kg di PLA.
Il PLA è un materiale totalmente compostabile (vale a dire che il materiale una volta ridotto in compost non lascia più alcun residuo di natura plastica) e rispetta le norme mondiali sui prodotti anti effetto serra.
Il processo di compostaggio dura mediamente intorno a due-tre mesi Il PLA è un materiale rigido semitrasparente o anche quasi del tutto trasparente (dipende da come viene prodotto) ; esso possiede una limitata resistenza alla temperatura ( 60° circa).
non è biodegradabile in condizioni naturali ma è idrosolubile a temperature superiori a 70-80°C. Può essere estruso, stampato ad iniezione e stampato a soffiatura ed attualmente lo si usa prevalentemente per produrre contenitori di vario tipo e sacchetti di plastica. Rispetto all‘ABS è più pesante e meno resistente anche se, ultimamente, lo si taglia con minime percentuali di ABS per conferirgli maggiore durezza. I vantaggi delPLA rispetto all’ABS sono che è estrudibile a temperature inferiori, da 200-230 °C e non emette sostanze tossiche per l’uomo (se estruso alle giuste temperature), non necessita del piano riscaldato, ha un indice di ritrazione del 2-3% al massimo quindi nel caso in cui si voglia stampare oggetti grandi e piuttosto lineari, è preferibile rispetto all’ABS. A livello estetico, il PLA risulta appena più lucente rispetto all’ABS. Per quanto riguarda la solubilità, il solvente dell’PLA è la soda caustica.
L’ABS (acrilonitrile-butadiene-stirene; formula chimica (C8H8 • C4H6 • C3H3N)n) è una resina termoplastica sintetica derivata dallo stirene polimerizzato insieme all’acrilonitrile in presenza di polibutadiene, e perciò può essere definito come terpolimero. Le proporzioni possono variare dal 15% al 35% di acrilonitrile, dal 5% al 30% di butadiene e dal 40% al 60% di stirene.
E’ un comune polimero termoplastico utilizzato per creare oggetti leggeri e rigidi come tubi, strumenti musicali (soprattutto il flauto dolce ed il clarinetto), teste di mazze da golf, parti o intere carrozzerie automobilistiche e giocattoli come i famosi mattoncini della LEGO, oltre che come contenitore per assemblaggi di componenti elettrici ed elettronici.
Presenta buona rigidezza e tenacità a basse temperature fino a -40 °C, elevata durezza, resistenza agli urti e alle scalfiture. L’ABS trova grande applicazione nella realizzazione di prodotti mediante l’utilizzo di macchine di prototipazione rapida che utilizzano tecniche produttive quali la FDM (Fused Deposition Modeling).Si stampa ottimamente per iniezione, estrusione e termoformatura, si incolla e si salda bene e può essere avvitato con viti auto-maschianti.